Urbe Roma 1 : 3 Labaro

07/12/2019

Ottavi di finale di Coppa Roma della #CenturionLeague

Al Flaminio Real di Roma si chiude in maniera esaltante il primo turno di Coppa Roma (ottavi di finale n.d.r.), con la sfida pirotecnica tra Urbe Roma e Labaro FC.
Sulla carta una sfida impari, o comunque che vede nettamente favorita la squadra che ha vinto il campionato Estivo e la Supercoppa, ma il Labaro – alla seconda apparizione nella nostra competizione – non lo sa, e libero da pregiudizi affronta a viso aperto e con un po’ di sfrontatezza questa insidiosa gara che vale il passaggio del turno.

Avvio fortissimo di entrambe le squadre che vanno a riscaldare subito i guanti di Sabelli e Capuano, portieri rispettivamente dell’Urbe e del Labaro, con un paio di conclusioni velenose.
Il Labaro sembra aver ingranato meglio, riesce a proporre fin da subito un gioco frizzante, rapido e di qualità, ma la difesa dell’Urbe si dimostra come di consueto esperta e solida, e tra una parata e un buon intervento in chiusura riesce a disinnescare i pericoli dei ragazzi del labaro provenienti soprattutto dai piedi del n°11 Pize e del n°5 Capuano. Più Labaro che Urbe in ogni caso in avvio.
Dopo circa 15’ dal fischio iniziale, una carambola infinita all’interno dell’aerea di rigore degli ospiti porta al vantaggio dell’Urbe: Di Nolfo crossa sul secondo palo, Criscuolo riceve e di prima sponda al centro verso Cafiero che di testa se la fa parare da Capuano. Sembrerebbe sventato il pericolo, ma la difesa del Labaro è poco reattiva nell’allontanare il pallone respinto da Capuano, permettendo di nuovo a Di Nolfo di raccogliere e appoggiare all’indietro ancora su Cafiero; il primo tiro del n°23 trova Meluzio ad immolarsi in scivolata ma il secondo, sempre del terzino destro della formazione di Caterini, finisce all’angolino, 1:0.
Il Labaro non si perde d’animo e la reazione arriva immediata: capitan Cerrocchi mette un pallone teso in verticale, a mezz’aria, Capuano lo riesce a controllare con uno stop molto elegante e d’istinto scarica una bordata verso Sabelli, battuto. Pareggio e si riprende.
Il primo tempo si chiude dunque sull’ 1:1, ultima emozione prima del duplice fischio dell’arbitro è una pericolosa punizione a giro del solito Mario Artistico che accarezza l’incrocio prima di terminare fuori.
Nella ripresa il ritmo non tende a calare, anzi, sale ancora di più. Le azioni sono ripetute da una parte e dall’altra, entrambe le squadre vogliono ferocemente il gol del vantaggio e c’è un gran lavoro da fare per tutte e due le difese per sventare gli attacchi avversari.
Impressionante il lavoro di copertura svolto dal n°6 Meluzio sull’ “imperatore” Artistico, nonostante la differenza anagrafica – e dunque di esperienza – mostruosa tra i due, il difensore centrale classe 2001 del Labaro si comporta da veterano sul pericolosissimo attaccante dell’Urbe; ciò che ne viene fuori è uno scontro epico che non può non emozionare qualunque appassionato di pallone.
Per quanto riguarda il punto di vista offensivo del Labaro invece dopo l’ottimo avvio dei numeri 5 e 11 (Capuano e Pize n.d.r.) sono “il cigno” Piani e il “bomber” Pelliccioni a salire in cattedra, e non è un caso che proprio da loro due arrivino i gol che portano incredibilmente (non più così incredibile dopo aver assistito a un primo tempo del genere) il Labaro in testa per 1:3. Piani qualche metro fuori dell’area di rigore nasconde il pallone con la suola all’avversario che si aspettava la conclusione, mentre l’astuto numero 10 del Labaro con questa finta sposta la palla dal destro – il suo preferito – al mancino, andando poi a trovare un gol magnifico con la palla che termina sotto l’incrocio dei pali. Il numero 9 Pelliccioni non è da meno: su lancio lunghissimo della difesa che spiove a campanile sulla zona sinistra del campo, altezza area di rigore, l’attaccante della formazione di Labaro trova un aggancio formidabile e subito dopo con un tocco impercettibile sposta la palla di quel tanto che basta a mandare a vuoto l’intervento di Sentinelli che era accorso per andarlo a chiudere; palla da un lato del difensore e Pelliccioni che passa dall’altro, giocata grandiosa che lancia il bravo n°9 da solo verso Sabelli, non lasciandogli scampo.
Dal gol che sigla il doppio vantaggio per gli ospiti è guerra per l’Urbe. I ragazzi di Caterini prendono d’assedio l’area di rigore di Capuano, non permettendo agli avversari di mettere il naso fuori dalla propria metà campo.
Servono le energie di tutti – in particolare dei tre difensori Cerrocchi, Meluzio e Battaglia – oltre a un “aiutino” dell’arbitro (reo di non aver concesso un calcio di rigore – sui tanti reclamati dall’Urbe – per tocco di mano del capitano del Labaro all’interno dell’area) per salvare il risultato, che si chiude dunque così.

Una partita che ci ha regalato emozioni dall’inizio alla fine, e che mette sotto i riflettori la formazione di Mister Piani, che in due apparizioni ha battuto la capolista del proprio girone ed eliminato dalla Coppa una delle squadre più titolate del torneo; sarà sicuramente interessante vedere il proseguo del loro percorso, così come la reazione dei ragazzi di Caterini che probabilmente non si aspettavano di uscire da una competizione così ambita già al primo turno.

Pietro Teofilatto.

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