Serie A CL
Calcio a 8 - Maschile

Urbe Roma 3 : 2 Peperino La Rustica

14/11/2019

Seconda giornata di Serie A #CenturionLeague

Partita di livello nel posticipo del mercoledì al Ciriaci, che vede scendere in campo un Urbe Roma San Luca, in cerca di riscatto dopo la brutta figura della prima giornata – sconfitta per 4:1 contro la Pisana – e il Peperino La Rustica campione in carica, proveniente da un pareggio al termine della prima gara giocata contro la Jamaica Team.
L’Urbe rispetto alla scorsa settimana perde Alessandro Zamperini, ma ritrova tanti tasselli importanti davanti (come ad esempio i Demofonti, autori entrambi di un’ottima gara); il Peperino schiera a guidare la difesa una vecchia conoscenza del torneo, protagonista nella scorsa stagione con il Castel di Leva, il n°2 Simone Visca, ma perde chili e centimetri in attacco, vista l’assenza di capitan Barani.

La gara inizia con una partenza sprint dei ragazzi dell’Urbe, motivati anche e soprattutto dal discorso al centro del campo del capitano Ferretti prima dell’inizio della stessa: la formazione di Caterini va ad aggredire subito l’avversario e dopo un paio di minuti un bel tiro da fuori del n°4 Criscuolo mette fuori causa Cittadini e porta in vantaggio i suoi.
Passa ancora qualche giro di orologio e arriva la seconda rete dell’Urbe, ancora con conclusione da fuori, questa volta di Demofonti (Simone n.d.r.) che mette a segno dunque il gol del 2:0.
Doccia gelata per la squadra di D’Amora, presa alla sprovvista dalla partenza fulminea degli avversari.
Il Peperino prova a riprendersi, ma le marcature serrate a uomo da parte di Schiavon, Ferretti e Cafiero non permettono ai propri attaccanti di girarsi facilmente verso la porta né tantomeno di rendersi pericolosi.
Verso il 18’ del primo tempo, poi, Proia è costretto a mettere giù Demofonti per impedire che questi riesca ad andare in porta sullo svolgimento di una bella azione combinata con Criscuolo; contatto vicinissimo all’area di rigore – zona laterale sinistra – ma di qualche centimetro fuori, come ben visto e segnalato dal direttore di gara: calcio di punizione. In battuta si presentano Ferretti e Demofonti (Marco n.d.r.): il primo tocca vicino per il n°10 che, approfittando anche del movimento in avanti della barriera in seguito al primo tocco del compagno, prende bene la mira e calcia fortissimo con l’interno destro, freddando l’estremo difensore avversario sul secondo palo, è 3:0.
Guadagnato un vantaggio così importante in così poco tempo, mister Caterini ne approfitta per chiamare il time-out ed inserire forze fresche e giovani dalla panchina, rilevando al loro posto i due esterni di fascia e il terzino destro, tutti giocatori che avevano speso molto nei minuti iniziali. Mister D’Amora cerca invece di scuotere i suoi.
I minuti finali del primo tempo scorrono senza ulteriori emozioni, e l’arbitro fischia due volte per decretare la fine della prima frazione di gara, dominata per intensità e gioco dall’Urbe Roma San Luca.
La ripresa mostra subito gli effetti della sfuriata dell’allenatore del Peperino in panchina e del fisiologico calo degli avversari: i Biancorossi entrano in campo molto più decisi e grazie all’abbassamento del n° 10 – per sfuggire alla marcatura di Schiavon e riuscire così ad avere più spazio per impostare – e ai continui movimenti in profondità e in ampiezza dei due davanti, il Peperino riesce a non dare più riferimenti fissi alla retroguardia avversaria, che si vede costretta quindi a rimanere un po’ più indietro (normale anche che l’Urbe accetti questa condizione visti i tre gol di vantaggio).
Grazie dunque all’arretramento del baricentro dei ragazzi di Caterini, il Peperino ha finalmente modo di sfruttare le corsie esterne per mezzo delle discese in avanti dei laterali di difesa, ed è proprio da queste che arriva il primo gol dei campioni in carica: il n°5 Proia si trova libero di prendere metri, supera abbondantemente la metà campo e, prima che un avversario gli si pari davanti per schermagli la giocata, scarica una botta di pieno collo destro che infila De Bernardo sul primo palo; 3:1 e speranze riaccese.
L’Urbe sembra subire il contraccolpo del cambio di passo degli avversari, i quali continuano a rendersi pericolosi; l’occasione per il gol che accorcerà ulteriormente le distanze si presenta qualche minuto dopo, quando su cross dalla sinistra, capitan Ferretti colpisce male il pallone cercando il disimpegno aereo: Berardi è il più veloce a fiutare il possibile errore del difensore avversario, riuscendo così ad arrivare per primo sul pallone e a metterlo – con un bel movimento in girata – alle spalle di De Bernardo che incolpevole riesce solo a toccare ma non ad impedire che la sfera termini in rete; 3:2.

A questo punto l’Urbe Roma, sentito il pericolo di un risultato di nuovo in bilico, rimette in campo gli 8 di inizio partita, e si rilancia decisa all’attacco.
Il Peperino è stanco, e nel finale di partita sono più i ragazzi di Caterini ad andare vicini al gol che chiuderebbe i conti piuttosto che quelli di D’Amora a cercare quello del pareggio.
La gara si chiude dunque secondo questa linea, con l’Urbe che spinge e il Peperino che si difende cercando magari fortuna con qualche ripartenza e, fatto salvo il “gol fantasma” su colpo di testa del n° 19 Cafiero (salvato sulla linea da Cittadini), il triplice fischio arriva senza assistere ad ulteriori pericoli.

Importante risposta, innanzitutto data a loro stessi e poi alle altre squadre iscritte, dell’Urbe Roma San Luca, dunque, capace di imporsi su una squadra come il Peperino e di portare a casa i tre punti. Prova da rivedere per i ragazzi di D’Amora, rei di aver fondamentalmente “regalato” – se così si può dire, tenuto conto comunque del merito degli avversari – i primi 25’ minuti di gioco; attenuante per loro – come sottolineato dal direttore Baruzzo nel post partita – l’aver saputo risollevarsi nel secondo tempo anziché lasciarsi andare a quella che, per quanto fatto nella prima metà, rischiava di diventare una brutta figura.

Pietro Teofilatto.