IL DIVIN ZAGAROLO, TRA AMICIZIA E CORAGGIO

10/06/2019

In campo umili, concentrati e con la voglia di essere ricordati.

Dalla fusione tra elementi delle squadre di calcio a 11 “Divino Amore” e “Zagarolo” , nasce il “DivinZagarolo”, squadra che compete nel girone A della #CenturionLeagueUltimate, guidata da Mister Cesaretti, allenatore in seconda di Mr Benedetti dell’Ostia calcioa 8 nella stagione appena conclusasi.
La squadra presenta dei profili di particolarità veramente divertenti e interessanti, di quelli che ti fanno veramente apprezzare il gioco del calcio, che dimostrano che per essere una buona squadra a volte basta essere un buon gruppo di amici.

“ I componenti della rosa, dello staff e della dirigenza sono anzitutto persone che si conoscono da tantissimi anni. Abbiamo compiuto questa fusione mettendo su una rosa di ragazzi che hanno giocato almeno un anno sia nel “Divino Amore” che nel “Zagarolo”, perciò siamo sempre rimasti in contatto, si tratta di amicizie ventennali in alcuni casi.”

Proprio della particolare importanza di questo aspetto ci ha raccontato Michele Benassi, giocatore di grande esperienza, nel torneo invernale anche lui tra le fila dell’Ostia, che ricorda con grande piacere.

“Innanzitutto, vorrei ringraziare, anche a nome di Mr Cesaretti e del capitano Alessandro Trevisani, l’Ostia Calcio a 8, in particolar modo il presidente Gabrielli e l’allenatore Benedetti, due persone veramente splendide che hanno contribuito fortemente al grande percorso fatto dall’Ostia nella passata stagione. A loro abbiamo chiesto, ottenendolo con il sorriso e l’augurio di incontrarci in finale (ride, n.d.r), di poter “metterci in proprio” nella stagione estiva giocando e guidando una squadra di amici di una vita.

Per quella che è l’esperienza di un uomo di 40anni innamorato ancora del pallone come un ragazzino (lui stesso n.d.r.) penso che il gruppo sia l’aspetto più fondamentale per far funzionare bene una squadra. Non riuscirei a giocare insieme a qualcuno con cui non mi prendo, noi siamo così, uniti, una famiglia; non come modo di dire, in squadra giocano fratelli, cugini, amici di lunga data. Penso sia più facile fare una corsa in più per un compagno, sacrificarti per la squadra, quando giochi in mezzo a persone a cui vuoi bene”.

Un gruppo storico, affiatato e anche variegato, che vanta all’interno della stessa rosa elementi d’esperienza di età più avanzata come il portiere Egizi, Trevisani, lo stesso Benassi, ed altri elementi – probabilmente nessuno come loro – che hanno a malapena 14 anni.
Scelte coraggiose, dunque, dettate dallo spirito sereno ma allo stesso tempo competitivo della squadra, che ha tutte le intenzioni di fare bene in un torneo di così alto livello, e che si pone in primis l’obiettivo di giocare senza timore, con concentrazione e coraggio per riuscire a dimostrarsi al livello delle altre partecipanti.
Un obiettivo a cui hanno iniziato ad avvicinarsi già al termine della prima partita di campionato contro il “Tor Sapienza”, che allo scadere dei 50’ di gioco ha portato nelle casse del DivinZagarolo il primo punto della stagione, guadagnato contro un avversario di livello conclamato.

“ La nostra filosofia è di entrare in campo senza paura, con il giusto rispetto per le altre squadre di cui conosciamo il valore, ma con la volontà di sapere che chi ci batterà sarà tornato a casa dicendo “Accidenti erano forti, è stata dura!”.
Sappiamo che il torneo è di un livello superiore rispetto a qualunque altro, ma questo non ci intimorisce, anzi ci da ulteriore forza e grinta per dimostrare di essere all’altezza e di far vedere che ci siamo anche noi.
Dopo il pareggio con una squadra così forte come il “Tor Sapienza” – durante la partita io ero in panchina fermo per infortunio, e più di una volta mi sono a ritrovato a pensare che è veramente uno spettacolo veder giocare la squadra di Mister Maurizi – abbiamo capito di essere “fastidiosi”, ma guai a sentirsi appagati dopo una sola partita, perché per continuare ad esserlo dobbiamo tenere la concentrazione alta”.

Una realtà particolare quella del “Divin Zagarolo”, che in una partita difficile come quella d’avvio ha portato in campo tanto coraggio, fisicità ed esperienza, che gli sono stati decisivi per riuscire a trovare la forza mentale e fisica per riagguantare il risultato dopo essere finiti in svantaggio contro una squadra così dotata e che gioca a ritmi altissimi come quella Sapientina.

Le basi per essere “fastidiosi” per tutte le altre ci sono tutte e chissà se con il tempo, il susseguirsi delle partite contro squadre sempre di livello, e il recupero di qualche elemento infortunato, il DivinZagarolo non riesca a guardare sempre più in alto, senza perdere la propria identità, con il sorriso sulle labbra e le gambe che non tremano se non per la stanchezza che porta con sé la consapevolezza di avere dato sempre tutto.

Avanti il prossimo, Divin Zagarolo, e in bocca al lupo!

Pietro Teofilatto.